13 settembre 2015

l

 

Nel posticipo della terza giornata di campionato, l’Inter si aggiudica il derby con il Milan e vola in testa alla classifica in solitaria, a punteggio pieno. A San Siro, la squadra di Roberto Mancini vince di misura grazie a un gol di Fredy Guarin, che al 58′ supera Diego Lopez con un sinistro dal limite dell’area.
Basta poco per cambiare tutto: qualche scelta, estrema convinzione e azione. Il che significa lavorare duro e avere idee ben chiare. Il 31 maggio scorso la Juve chiudeva il campionato con 32 punti in più dell’Inter, nemmeno quattro mesi dopo i nerazzurri sono in cima alla classifica a punteggio pieno, con otto lunghezze in più della Signora dopo aver vinto un derby impetuoso, meravigliosamente vivo dal principio alla fine. A San Siro – tra botta e risposta delle punte e duelli fisici vigorosi – si viaggia su una sottile linea d’equilibrio, mantenuta tesa anche grazie all’efficienza dei portieri. A far saltare tutto per aria, quando sta per scoccare l’ora di gioco, arriva la percussione di Guarin il quale, grazie al perfetto movimento di Icardi, si ritrova lo specchio della porta spalancato: sinistro dal limite dell’area, palla all’angolino e derby in tasca.
La grande notizia, dopo quasi tre anni di derby desolanti, è che a San Siro si rivede la tecnica e, soprattutto, torna la feroce intensità di chi vuole competere ai massimi livelli. Intenzioni emerse nel mercato estivo milanese e confermate già dalle formazioni, con Mancini che lancia Perisic alle spalle di Jovetic-Icardi e Mihajlovic che preferisce Montolivo a De Jong, per dilatare il tasso tecnico in mediana e offrire alla coppia Bacca-Luiz Adriano (supportata da Honda sulla trequarti) quanti più palloni possibili. Nei primi 20 minuti non si respira: Luiz Adriano ha subito una colossale chance al 3′ (intervento di Handanovic), Jovetic replica dalla distanza poco dopo (5′). Si gioca a viso aperto, si spalancano gli spazi e a rischiare è più che altro la squadra di Mancini, che inizialmente concede qualcosa in più. Poi, nell’ultimo quarto d’ora della prima parte di gara, i nerazzurri riescono ad aggiustarsi dietro e iniziano a fare male davanti: Jovetic sfiora il vantaggio al 39′, mentre Icardi fallisce una grande occasione in chiusura di frazione (gran parata di Diego Lopez al 46′).
Mancini cerca di modificare qualcosa a inizio ripresa, permettendo a Perisic – che nel primo tempo agisce da trequartista – di allargarsi maggiormente sulla sinistra. La situazione però non muta fino al lampo di Guarin, che incendia il derby e anticipa l’ingresso in campo di Balotelli. Ed è proprio Supermario a dare nuove speranze alla squadra di Mihajlovic: l’ex Liverpool – concreto e motivato – colpisce un palo al 78′ ed è pericoloso con una punizione velenosa dalla distanza (82′), disinnescata dal volo di Handanovic. Mihajlovic perde così il primo derby da allenatore, mentre l’amico Roberto Mancini archivia il nono punto in tre giornate e – a distanza di 7 anni dall’ultima volta – torna a guardare tutti dall’alto alla guida dei colori nerazzurri.
PAGELLA
Guarin 7 – S’impone col fisico ma, soprattutto nel primo tempo, è un po’ troppo disordinato con i movimenti. Si risintonizza nella ripresa, quando trova anche il gran gol che decide la partita. Decisivo.
IL TABELLINO
INTER-MILAN 1-0
Inter (4-3-1-2): Handanovic 7; Santon 6,5, Medel 6, Murillo 5,5, Juan Jesus 6 (23′ st Alex Telles 6); Guarin 7, Felipe Melo 6, Kondogbia 6; Perisic 6 (39′ st Ranocchia sv); Icardi 6,5, Jovetic 7 (27′ st Palacio 6).
A disp.: Carrizo, Montoya, D’Ambrosio, Nagatomo, Brozovic, Gnoukouri, Ljajic, Palacio, Biabiany, Manaj. All.: Mancini 6,5
Milan (4-3-1-2): Diego Lopez 7; Abate 6, Zapata 6, Romagnoli 6, De Sciglio 5; Bonaventura 5,5, Montolivo 6,5, Kucka 6 (27′ st Poli 6); Honda 5,5 (36′ st Cerci sv); Luiz Adriano 6, Bacca 5,5 (17′ st Balotelli 6,5).
A disp.: Abbiati, Donnarumma, Calabria, Mexes, Ely, Alex, Suso, Poli, Nocerino, De Jong, Balotelli. All.: Mihajlovic 6
Arbitro: Rocchi
Marcatori: 13′ st Guarin (I)
Ammoniti: Abate, Honda, Kucka (M); Juan Jesus, Felipe Melo (I)

yoo